Il Sindaco Caci vince al Tar un bellissimo Tapiro d’oro!

Con tutto il rispetto per il Sindaco del Comune di Montalto di Castro, ma l’esultanza per la conquista di un documento al Tar, è presso che incomprensibile, visto che i comitati, li  utilizzano da anni per le loro denunce.

A meno che, dietro alla notizia non ci sia un’intenzione più seria, e quale?

Vale la pena ricordare la partecipazione del Sindaco di Montalto di Castro, al convegno di Capalbio, nel mese di Febbraio 2013, organizzato da Italia Nostra e dai comitati contro l’autostrada, in cui ebbe l’occasione di ascoltare le relazioni degli avvocati, che annunciavano l’impugnazione della Delibera Cipe n. 85 del 3 Agosto 2012, in cui venivano approvati i lotti della Tirrenica in territorio Toscano, compreso il Lotto 6B, Tarquinia Montalto di Castro.

In quell’occasione i comitati, lanciarono l’appello a tutte le istituzioni presenti, di costituirsi ad adiuvandum, nel ricorso al Tar Lazio, che da li a pochi giorni doveva essere presentato, per scadenza dei termini.

Il Sindaco Caci, nei giorni successivi, anche se invitato dai suoi stessi concittadini, non ritenne importante la sua partecipazione al ricorso al Tar, che fu comunque presentato il 23 Febbraio 2013.

Il Sindaco scelse di non difendersi dalla SAT, ne come Sindaco, ne come cittadino.

La notizia apparsa sui media http://www.tusciaweb.eu/2013/11/autostrada-tirrenica-il-comune-vince-ricorso-al-tar/ che cos’è?

I documenti che il Sindaco Caci crede fondamentali, lo erano ai fini di un’impugnativa al Tar, nei termini previsti dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 27 Dicembre 2012, per la Delibera Cipe del 3 Agosto 2012, quella che fino ad ora non ha sottoscritto.

Infatti la Delibera CIPE n.35, riporta parti di quel documento acquisito al Tar:

Art. 2.2. Il piano economico-finanziario relativo al progetto
definitivo di tutti lotti dell’autostrada A12 Livorno-Civitavecchia,
tratta Cecina (Rosignano Marittima)-Civitavecchia,
compresi i lotti 4, 5B e 7 non ancora sottoposti
all’approvazione del Comitato, dovrà confermare un valore
netto complessivo pari a 2 miliardi, di cui alla presa
d’atto, e un valore di subentro pressoché nullo, fermo
restando che permane a carico del concedente la valutazione
sull’attendibilità delle stime di traffico e sulla congruità
del costo delle opere.

Con queste due righe, la SAT si è fatta la polizza Kasko, cioè, l’eventuale riconoscimento economico del concedente, per la differenza delle stime di traffico.

Ma questo era già noto, tanto che il tutto è riportato, nell’esposto presentato alla Procura di Roma e alla Corte dei conti, nel mese di Luglio, mentre non ci risulta che simili esposti siano stati presentati dal Sindaco di Montalto di castro.

Insomma, se l’uscita sulla stampa sarà seguita da un’azione legale, incisiva, come l’adiuvandum ai ricorsi già avviati al TAR, risulterà credibile l’acquisizione dei documenti, altrimenti, per quale motivo si aspettano 6 mesi per leggere dei documenti che i comitati, le associazioni, i legali, hanno a loro disposizione ormai da anni?

Non vogliamo credere che si preferisca giocare, con la poca conoscenza della gente, in questo caso dei lettori, sulla vicenda legale della Tirrenica, soltanto per sembrare un super eroe.

Il lotto 6B che interessa il Comune di Montalto di Castro, è stato autorizzato dalla delibera Cipe n. 85, quella ancora impugnabile con un intervento ad adiuvandum, oppure con esposti alle autorità, come stanno facendo oggi i comitati ed i cittadini di Tarquinia, per il lotto 6A, il resto, è “fuffa” e quella, non si può impugnare in nessun tribunale.

Da domani ci aspettiamo una novità, che alle parole segua un’azione, da quella politica che non strumentalizza l’opinione dei cittadini, ma che invece si batte per difendere i diritti lesi, dalla SAT per un’opera devastante, quanto inutile, al posto di un progetto meno impattante come il progetto ANAS 2001, rimasto in un cassetto. Perche?