Al tempo del regno di Mazzola II

Consiglio Comunale di Tarquinia del 30 11 2013

Che il Sabato alle 8.30 non fosse ne il giorno ideale, ne l’orario giusto, lo abbiamo pensiamo tutti!

 Ma succede ormai da anni a Tarquinia, dal regno di Mazzola I e Mazzola II.

http://www.comune.tarquinia.vt.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_626_12_1.html

Ma per i fortunatissimi, ma sempre troppo pochi, cittadini presenti, lo spettacolo del consiglio comunale è veramente desolante.

In barba a tutte le formalità dei consigli comunali, per tutto il tempo della sua durata, si ha l’impressione che sia una discussione da bar, piuttosto che un luogo istituzionale, dove tutto è scorretto, il linguaggio in primis.

Tra i banchi non vi è mai l’ordine logico dei presenti, consiglieri in piedi, che parlano dietro la tenda, parlano tra di loro, scrivono e mandano messaggi continuamente, nessuno che segue i lavori punto per punto del consiglio comunale, tranne la segretaria comunale e la verbalizzante, che rimangono vigili per seguire passo passo gli argomenti.

Anzi no! C’è chi non si alza mai dal banco, sono i consiglieri di prima esperienza, loro atterriti, rimangono seduti in silenzio, non si alzano, forse per paura di non poter votare al momento giusto, mentre i consiglieri navigati, vanno e vengono, fumano, chiacchierano.

Prendere la parola in consiglio comunale, è regolato dal regolamento comunale, che il Presidente del Consiglio (Armando Palmini) però, non pretende che venga rispettato, a partire da se stesso.

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La durata degli interventi ed il diritto di replica, è tutto scritto nel regolamento, ma il Presidente non lo fa rispettare, perchè dovrebbe bacchettare i suoi consiglieri, risultando sbilanciato ed inadeguato al ruolo di super partes.

Per ben due volte, il consigliere Blasi, ha preso la parola, senza che nessuno gli abbia dato il consenso. addirittura senza microfono, come si fa, appunto in un bar, tra tifosi di squadre avverse.

Da segnalare che lo stesso era fuori a chiacchierare, fin quando mancando il numero legale, è stato chiamato a rimanere nei paraggi dei banchi!

Ritornando alla seduta del 30 Novembre, nel quale si discuteva il bilancio comunale nessun consigliere di minoranza aveva preparato una relazione dettagliata per far emergere le incongruenze del bilancio presentato!

Per il pubblico che non ha accesso ai documenti del consiglio seguire i lavori è impossibile, tanto meno valutare le posizioni dei singoli consiglieri.

Che pacchia, per Mazzola, senza problemi traghetta tutto ciò che vuole, senza neanche doversela sudare.

Colpa della minoranza, che arriva ai consigli senza aver studiato, facendo interventi a braccio, senza scrivere relazioni dettagliate e di sostanza.

Dal pubblico si respira un’aria imbarazzante, che vorresti aiutarli, quanto sono allo sbaraglio!

Potevano essere tanti i punti del bilancio da mettere in discussione, ma se da una parte manca la preparazione dei consiglieri di minoranza, dall’altra c’è la pesantissima arroganza del sindaco, che tiene tutti sotto, dittatore, protagonista in consiglio di battibecchi, che servono a spegnere qualsiasi dissenso, non avendo mai bisogno dei contenuti.

Mazzola del primo e del secondo regno, rimane imbattibile, in ignoranza, aggressivo, verbalmente violento, al quale però va reso il merito di aver saputo scegliere i consiglieri docili di maggioranza e inefficaci di minoranza.

Nel consiglio comunale del 30 Novembre mancava la ripresa video, quella capace di cogliere i dettagli che sfuggono ai verbali sempre ben confezionati, mai conditi con gli strafalcioni del Sindaco Mazzola.

L’unica piccola emozione, l’ha regalata Angelo Centini, consigliere di maggioranza, ex assessore alla cultura del primo regno mazzola, il suo intervento quasi una denuncia contro la decisione di Mazzola di ridurre la disponibilità di spesa, sul capitolo della cultura.

Angelo Centini dopo un timido ringraziamento rivolto ai funzionari comunali, ha diretto il suo intervento al Sindaco, chiamandolo Mauro, affrontandolo di petto, “COME SI POSSONO TOGLIERE RISORSE AD UN PAESE CHE VIVE DI CULTURA, SENZA LE QUALI, NON SI CAPISCE COME AFFRONTARE LA SFIDA DEI PROSSIMI ANNI”…

Colpo di scena, questo Centini non lo doveva fare, ha osato intervenire, rompendo il silenzio consueto, attaccando il Sindaco su un argomento giustissimo!

Per un momento abbiamo avuto paura che Mazzola gli tirasse la stampella, che aveva con se!

Ma poi ha deciso di rispondergli, offendendolo, secondo chi ascoltava!

“Caro Centini sono sorpreso ed amareggiato di questo intervento, (si vedeva che cercava le parole), dobbiamo risparmiare, ci sono le ristrettezze economiche imposte dallo stato..ma poi non ha resistito ed è partita l’offesa.

…Oggi qui dentro ci sono due papere, una di qua, girandosi verso l’opposizione, ed una di la, guardando appunto Centini…

Che scivolone, ma il consigliere Centini rimanendo composto non ha replicato!

Eppure qualcosa è cambiato, il secondo mandato di un sindaco è sempre molto difficile, si innescano dinamiche di decadenza, più o meno pericolose, come insegna la storia del secondo mandato del Sindaco Conversini, denso di cospirazioni e tradimenti, che hanno poi decretato la vittoria di Alessandro Giulivi.

Oggi i candidati Sindaco, hanno già cominciato,la loro campagna elettorale, senza esclusione di colpi, senza tenere conto, però che a breve cambieranno tante cose, a partire dalla politica.