Tirrenica: Istanza di prelievo al Tribunale del Consiglio di Stato-Il ponte ora.

La SAT non riconosce i cittadini di Tarquinia come legittimi interlocutori e continua a non rispondere sulla vicenda del ponte sul Fiume Mignone e sulla viabilità alternativa all’autostrada e li costringe ogni volta a rivolgersi al Tribunale del Consiglio di Stato per ottenere risposte.

L’informazione e la trasparenza degli atti che le grandi imprese dovrebbero garantire, quando realizzano una grande opera come la Tirrenica, non è assicurata da nessuna figura istituzionale (guarda caso) che imponga quel livello di trasparenza tale da dare al cittadino la possibilità di sapere, come nel caso di SAT, per avere semplici informazioni, come i tempi di realizzazione di quelle opere primarie, legate al diritto alla Mobilità dei cittadini limitato dalla sottrazione, indebita, della viabilità assicurata da 2000 anni dalla SS Aurelia.

Purtroppo solo i tribunali possono obbligare la SAT a rispondere ai cittadini, costringendoli per questo a spendere soldi per avere informazioni importanti dalle quali dipendono le sorti di aziende agricole e agrituristiche, di residenti e utenti della SS Aurelia, completamente abbandonati prima e condannati poi ad un pericoloso reticolo di strade inadeguate come le strade poderali, nobilitate da SAT nel progetto del Lotto 6A come viabilità esistente.

Ecco che le semplici domande che, però, non possono essere rivolte alla SAT direttamente, vengono rivolte al tribunale e affidate al Giudice amministrativo che deciderà se tali documenti secretati al semplice cittadino, debbano e possano essere pubblicati per giusta informazione ai cittadini che subiranno i danni enormi di una grande opera come un’autostrada realizzata in un territorio completamente trasformato da un’infrastruttura che di fatto separerà la comunità e il tessuto economico di tante aziende agricole e turistiche, fino alla completo e devastante isolamento.

Istanza di prelievo presso il tribunale del Consiglio di stato: