CHI RAPPRESENTA A TARQUINIA L’OSSERVATORIO AMBIENTALE?

 

 

 

 

Lo sapevate che ci sono due Osservatori Ambientali per TVN?

Quello ufficiale è stato istituito dalla Regione Lazio nel 2010 su indicazione del Ministero dell’Ambiente, come prescrizione della Via del 2003, totalmente finanziato dalla Regione Lazio

L’altro è rappresentato dal consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale dai Sindaci (Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella), dal 2009, nato dalle ceneri del vecchio Osservatorio Ambientale, che utilizza i soldi di Enel (1 milione di euro all’anno), e la rete di rilevamento con le centraline originariamente posizionate da Enel, ma che per il Ministero all’Ambiente e per la Regione Lazio non è l’OA.

In questo report vogliamo raccontare con documenti alla mano, la storia dell’OA, l’imbarazzante cronaca di un impegno mancato da parte dei Sindaci del comprensorio, sul tema dei controlli delle ricadute inquinanti del carbone, di una volontà di gestire il flusso di denaro che Enel mette a disposizione per la gestione del consorzio, cercheremo di capire chi rappresenta Tarquinia, che tipo di risultati di indagine , di screening  sulle popolazioni, infine come l’Osservatorio abbia speso i soldi di Enel (1 milione di euro all’anno) , tramite i documenti del bilancio dell’OA 2009/ 2010 .

La storia: L’Osservatorio Ambientale è stato indicato nel decreto VIA del 2003 come prescrizione della Regione Lazio (Det.Dirig.B1058 del 26.5.2003), che “esprimeva giudizio di compatibilità ambientale favorevole “, alle condizioni delle prescrizioni elencate a pag. 25 del decreto. Decreto MATTM n.680 del 04/11/2003 (VIA)

5. si dovrà istituire un osservatorio ambientale allo scopo di: analizzare lo stato ambientale del
comprensorio attraverso l’analisi dei livelli complessivi degli inquinanti dell’area provocato
dalle diverse fonti (energia, trasporti, industrie); studiare le ricadute sulla popolazione;
monitorare i parametri di qualità ambientale durante l’esercizio della centrale; gestire gli
eventuali fenomeni di stress e/o criticità ambientale derivanti dall’esercizio della centrale;
ricercare soluzioni tecnologiche per l’ulteriore abbattimento degli inquinanti; informare i
cittadini sui risultati degli studi e delle misure effettuate. Data la interdisciplinarietà delle
funzioni dell’osservatorio, lo stesso sarà composto da rappresentanti della Regione Lazio,
della Provincia di Roma, dei Comuni interessati, della ASL, dell’ARPA, del Ministero della
Salute e del Ministero dell’Ambiente. oltre ad altri eventuali enti nazionali di rilevanza
scientifica ed enti di ricerca pubblici e privati;

Seguito dal Decreto MAP n.55 del 24/12/2003

Come dichiarato nel documento di Enel :In data 21/04/2006 con atto di cessione rep. N. 98 è stata ceduta a titolo gratuito l’intera Rete Qualità dell’Aria al Comune di Civitavecchia.(pag.46)

Conseguentemente viene istituito l’osservatorio Ambientale come descritto nel portale del vecchio OA file:///D:/vecchio%20desk/no%20coke/osservat/Osservatorio%20Ambientale%20del%20Comune%20di%20Civitavecchia%20-%20Chi%20Siamo%20%20%20.htm … dove riporta che l’Osservatorio nasce con la Delibera n. 33 del 25/3/2003 del Consiglio Comunale di Civitavecchia, la quale ha recepito quanto previsto nell’Accordo che disciplina i rapporti tra ENEL spa ed il Comune di Civitavecchia ..

Dopo le dure prese di posizione, degli esposti, denunce del Movimento no coke e di alcuni consiglieri comunali del comprensorio, sull’inerzia dell’ OA, dell’inesistenza di un report soddisfacente e trasparente, della qualità dell’aria, i sindaci senza mai  preoccuparsi di fornire rendiconti dettagliati, arriva un’indagine della procura della Repubblica.http://www.romanotizie.it/inchiesta-della-procura-di-civitavecchia-sull-osservatorio-ambientale-mancano-controlli-su-qualita-dell-aria.html

I Sindaci del comune di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella rispondono all’inefficienza, alla pioggia di critiche sull’OA con lo scioglimento del vecchio osservatorio e l’istituzione del consorzio per la gestione dell’ OA.

A Tarquinia viene discusso ( si fa per dire) in consiglio comunale nel mese di Marzo 2009 proponendo la delibera seguente. Proposta di delibera del comune di Tarquinia  

Viene fissata la sede: ART. 2 DENOMINAZIONE I Comuni stipulanti convengono di attribuire al Consorzio la denominazione di “Consorzio per la gestione dell’Osservatorio Ambientale”, con sede in Tarquinia, località “Le Saline”. Per la parte finanziaria: ART. 9 ONERI FINANZIARI Il Comune di Civitavecchia provvederà alla costituzione del fondo necessario per il funzionamento del consorzio, previa acquisizione dei relativi contributi, anche da parte dei soggetti interessati da accordi con i consorziati per la gestione dell’Osservatorio Ambientale.

A Tarquinia i comitati presenti al Consiglio Comunale inviano una lettera a tutti i consiglieri con la seguente diffida:

 a non accettare la costituzione del consorzio per l’Osservatorio Ambientale almeno fino a quando la Procura di Civitavecchia non avrà chiuso l’inchiesta a carico dell’Osservatorio Ambientale di Civitavecchia, sull’operato e sulla trasparenza dei dati delle centraline di rilevamento dell’Aria.

Ma nel mese di Giugno avviene la costituzione ufficiale della  Convenzione per la costituzione del conserzio tra i comuni di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella

A questo punto i comitati sollevano il conflitto di interesse, tra il consorzio dei Sindaci ed i soldi di Enel utilizzati per la gestione della rete di rilevamento della qualità dell’aria nei cinque comuni. Il controllato non può fare il controllore!

Ecco come viene accolta la notizia della nomina del Presidente dell’OA nella persona di Mannrico Coleine (Civitavecchia) Movimento No Coke Alto Lazio

http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=23775

L’Osservatorio Ambientale così come lo avevano pensato e gestito i Sindaci, non rispondeva alle prescrizioni indicate nella Determinazione dirigenziale B1058 del 26 maggio 2003 con la quale l’Area VIA della Regione Lazio esprimeva parere di compatibilità ambientale con prescrizioni in merito alla centrale di Civitavecchia Torrevaldaliga Nord prevedendo la costituzione di un osservatorio ambientale.

Nel mese di Settembre 2009 il Forum Ambientalista, il Movimento no coke Alto Lazio e alcuni consiglieri comunali inviano una diffida al Ministero dell’Ambiente sul tema del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.  Centrale Termoelettrica di Torrevaldaliga Nord di ENEL Produzione S.p.A – Diffida ad adempiere

L’iter che riguarda l’AIA è descritto nel verbale di seduta della conferenza dei servizi del 13 Marzo 2009 dalla quale è scaturita la decisione del Ministero dell’Ambiente il 3 Agosto 2009 con il Decreto MATTM n 970 del 03 08 2009.

Nel mese di Novembre del 2009 il Ministero invia a tutti i sindaci (Mazzola compreso) un invito ad un incontro per il 2 Dicembre 2009 per la costituzione dell’Osservatorio Ambientale. così come era stato descritto dalla prescrizione del Decreto VIA del 2003. Istituzione dell’Osservatorio Ambientale

La Regione Lazio istituisce l’Osservatorio Ambientale il 25 Marzo 2010 con la Determinazione n.B1757  CENTRALE DI CIVITAVECCHIA TORREVALDALIGA NORD. ISTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO AMBIENTALE

Partecipano di diritto:- Regione Lazio
– Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
– Ministero della Salute
– Provincia di Roma
– Comune di Civitavecchia
– Comune di Allumiere
– Comune di Tarquinia
– Comune di Tolfa
– Comune di Santa Marinella
– Comune di Cerveteri
– Comune di Ladispoli
– ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
– Arpa Lazio – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio
– ASL RM/E – Dipartimento di Epidemiologia
– ASL RM/F.

La notizia della sua istituzione viene commentata sulla stampa dal Movimento No coke Alto lazio 

Il 31 Maggio viene approvato il regolamento dell’Osservatorio ambientale.

I sindaci di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa e Santa Marinella ancora oggi non fanno parte dell’Osservatorio Ambientale ufficiale a cui invece hanno dato la disponibilità il Sindaco di Ladispoli e quello di Cerveteri.

Viene istituito il sito web http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=contenutiElenco&id=404

La pagina dedicata ai membri che compongono l’Osservatorio Ambientale,http://www.regione.lazio.it/binary/rl_ambiente/tbl_contenuti/Composizione_osservatorio_ambientale_civitavecchia.pdf  infatti è priva della presenza dei 5 Sindaci legati del Consorzio.

Il sindaco di Cerveteri e di Ladispoli, invece al tempo dell’istituzione indicarono i loro rappresentanti all’Osservatorio nella persona del dott. Gianni Ghirga e del dott. Mauro Mocci ancora oggi presenti nei documenti ufficiali ma di fatto dimissionari dal Gennaio 2011. A Giugno 2010 l’osservatorio invia una richiesta ad Enel per la partecipazione ad un incontro previsto. RGL CTV 100609.01 enel,  comunicazione costituzione osservatorio.

Su questo tema emergono molte perplessità,  così il Movimento no coke , il 29 Giugno invia una richiesta di  audizione al Presidente dell’osservatorio Ambientale .

Viene convocata il 7 Luglio 2011 presso la Regione Lazio, con la consegna di un documento in cui si ponevano domande di chiarimento su vari punti, soprattutto l’aspetto che riguardava la presenza anche di Enel alle sedute dell’OA e del motivo di esistere dei due Osservatori Ambientali. (documento consegnato:audizione )

Il sindaco del Comune di Cerveteri e di Ladispoli nel frattempo hanno designato i loro nuovi rappresentanti all’Osservatorio Ambientale.

L’OA della Regione Lazio ancora oggi è in attesa della nomina dei rappresentanti dei i Sindaci del Consorzio.

Per quale motivo esistono i due Osservatori Ambientali?

Purtroppo i Sindaci non hanno mai avuto un atteggiamento trasparente su questo argomento, forse per il timore di perdere la disponibilità dei fondi (circa 1 milione di euro all’anno) che Enel mette a disposizione per la gestione della rete di rilevamento delle centraline, tramite la certificazione dei dati del laboratorio della BI.LAB.http://www.bi-lab.com/

Che cosa hanno fatto fin ora con i soldi di Enel?

Osserviamo sul sito web dell’OA dei Sindaci http://www.ambientale.org/index.html una certa volontà di poca trasparenza negli atti, visto che mancano i nominativi dei rappresentanti dei comuni, nonostante nei bilanci ufficiali esistano le voci di spesa,

A Tarquinia chi rappresenta il consorzio? Ci sono compensi per il rappresentante?Quali sono i punti su cui dovremmo sincerarsi che si stia lavorando a difesa dell’ ambiente e della salute?

I comitati ed i cittadini preoccupati per le ricadute inquinanti della centrale a carbone, non hanno mai riposto molte speranza di denuncia nell’Osservatorio che nulla fa se non osservare e non intervenire, ma rimane grave il fatto che i Sindaci del comprensorio siano totalmente distratti dal loro ruolo istituzionale. A Tarquinia non vi è traccia dell’attenzione che dovremmo ricevere, delle indagine che hanno promesso in tanti, tutti infatti rimangono alla finestra a guardare!

Verificate tutti se sul sito web dell’OA in home page del comune di Tarquinia http://www.tarquinia.net/ riuscite a trovare le risposte alle nostre domande!

Leggete i bilanci del consorzio dei Sindaci e cercate le risposte sui compensi predisposti ai rappresentanti. Bilancio Osservatorio Ambientale 2009   BILANCIOCONSUNTIVO2010

Inviate un messaggio al contatto per avere delucidazioni in merito all’attività del consorzio!

Noi l’abbiamo fatto, abbiamo inviato un messaggio che pubblichiamo, così come pubblicheremo la risposta!

Invio alla vostra attenzione una richiesta di trasparenza degli atti pubblicati sul sito web del consorzio.
Nella voce chi siamo mancano i nominativi dei rappresentanti dei comuni
Manca la voce “trasparenza”, anche sugli eventuali compensi per i rappresentanti dei comuni, compresi i nominativi dei referenti.Questo messaggio sarà pubblicato, insieme alla risposta. Cordiali saluti.

Il Movimento no coke Alto Lazio dal 2011 segue da vicino i lavori dell’ OA, quello ufficiale, istituito dalla Regione Lazio e cerca di tenere alta l’attenzione sul tema dell’ ottemperanza alle prescrizioni ed i controlli dovuti per legge (Decreto MAP n.55 del 24/12/2003) ovvero:

  • – Il Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME)
  •  Le emissioni a camino di microinquinanti (IPA, metalli pesanti), ammoniaca e alogenuri
  •  Le stazioni di monitoraggio per il controllo delle emissioni diffuse
  • Le campagne di biomonitoraggio
  •  Gli effetti della movimentazione di materiali pulverulenti
  •  La limitazione dei flussi di massa di CO2
  •  La campagna per il recupero e reinserimento della Posidonia oceanica
  • Il monitoraggio degli scarichi in mare
  •  L’indagine sul rumore prodotto dalla centrale
  •  La realizzazione del Parco dei serbatoi
  • Il progetto di interramento degli elettrodotti

Tutti i cittadini devono pretendere il rispetto delle leggi, della trasparenza e della legalità, per riconoscersi nelle istituzioni e nella comunità.