Civitavecchia: Inquinamento delle navi, quali prospettive di riduzione dell’inquinamento!

“Ogni anno l’inquinamento atmosferico provoca 420.000 morti premature all’anno in tutta l’unione EU (2010 UE-27) di cui 50.000 morti premature sono attribuibili al trasporto marittimo”

2011:”Le nuove banchine che verranno realizzate nel porto dovranno essere per legge elettrificate, così scriveva il Forum Ambientalista di Civitavecchia in merito ai nuovi attracchi annunciati dal Presidente dell’Authority Pasqualino Monti e relativi al traffico nazionale, alla darsena servizi e al prolungamento dell’antemurale, ricordando come i decreti ministeriali di Valutazione dell’Impatto Ambientale 2935/1997, 6923/2002 e 4/2010 prescrivono, quale “condicio sine qua non” per l’autorizzazione dei lavori di ampliamento del porto, la realizzazione dei “collegamenti elettrici per le navi in banchina”, il che significa, ribadisce, che le sopracitate banchine devono essere progettate e realizzate con l’annessa elettrificazione prescritta.http://noalcarbone.blogspot.it/2011/09/porto-le-nuove-banchine-vanno.html

Neanche a dirlo che non sono state ancora realizzate, visto il livello di inquinamento raggiunto, grazie anche all’aumento del traffico delle navi da crociera del porto di Civitavecchia, (2,3 milioni di passeggeri movimentati) tra i più importanti a livello internazionale.

A che punto siamo con la battaglia contro l’inquinamento del porto di Civitavecchia?

3 a zero

  1. Le navi possono rimanere accese per tutto il tempo che rimangono in porto
  2. Il carburante usato dalle navi comprese quelle da crciera non hanno limiti emissivi
  3. L’autorità portuale di Civitavecchia non ha realizzato le banchine elettrificate

Per contrastare questo trend ormai infinito ci sono le norme che obbligano l’autorità portuale, le capitanerie di porto, i comuni per utilizzare carburanti meno inquinanti o tecnologie nei porti per contenere l’inquinamento dell’aria e del mare, compreso quello acustico?

In questo ci aiuta il lavoro svolto dai cittadini per l’aria che hanno fatto un lavoro eccellente per la migliore comprensione dello stato dell’arte in Italia.

http://www.cittadiniperlaria.org/vista-mare

Si aggiunge quello dell’inquinamento delle navi da crociera  Tesi Francesco Pastore

In questi giorni, a Civitavecchia si parla nuovamente di banchine elettrificate e di altre tecnologie per l’abbattimento dell’inquinamento da nave in sosta nel porto.

http://www.civonline.it/articolo/elettrificazione-delle-banchine-vertice-al-ministero

Ma quali sono le tecnologie di cui si parla?

  1. Cold ironing (banchine lettrificate)  http://polb.com/environment/air/shorepower.asp
  2. Advanced Maritime Emissions Control System http://advancedemissioncontrol.com/#portfolio (Cappuccio per l’abbattimento dei fumi in loco)
  3. LNG (Gas naturale liquefatto) http://www.themeditelegraph.it/it/transport/ports/2015/09/03/gas-nei-porti-arrivano-fondi-europei-Aheki29bM0QCUj25d4R0sM/index.html

Sul primo sistema si inceppano tutti i buoni propositi e le “prescrizioni” per via dei costi di realizzazione compresa una problematica relativa di tensione nella rete.

Sul secondo ci sono costi più contenuti ma non esiste un vero e proprio progetto per l’Italia, esistono invece a Long Beach in California.

Sul terzo rimedio, dietro si nasconde la solita corsa alla realizzazione di rigassificatori, che a ragione sono osteggiati dalle popolazioni per la loro pericolosità e impatto sull’ambiente compreso quello marino.

La questione non solo è aperta e con poche prospettive di soluzione nei prossimi anni, ma ben più grave è l’assenza di una pressione politica e diretta che dovrebbe fare la società civile, non solo i residenti delle città che ospitano i porti, divise come sempre tra la scelta, ricattatoria, tra economia locale e ricadute inquinanti.

Dovrebbero essere i territori intorno ai porti a sostenere più liberamente la messa in sicurezza dal punto di vista ambientale, dovrebbero occuparsi di più di certi aspetti dell’inquinamento, che come ben sappiamo non si ferma ai confini comunali o regionali.

In questi casi le province e le Regioni dovrebbero insieme alle associazioni dei cittadini esigere maggiori tutele di contenimento delle ricadute inquinanti delle navi sia per passeggeri che per le merci, comprese le enormi navi da crociera.

La battaglia è epocale e di dimensioni mondiali, visto che in pochi porti ci sono le misure efficaci di abbattimento dell’inquinamento delle navi in porto.

http://www.cittadiniperlaria.org/aria-pulita-porti