TARQUINIA: CC N. 95 DEL 21 OTTOBRE 2008 “AUTOSTRADA”

La delibera di consiglio è importante leggerla tutta, partendo dal verbale, arrivando alle note tecniche del comune di Tarquinia. L’indirizzo politico della maggioranza è evidente, nelle parole del Sindaco, del Vicesiandaco, ma anche in alcuni consiglieri della minoranza. La nota della Regione Lazio, viene recepita senza eccepire la mancanza di partecipazione al progetto con il territorio e la sua economia agricola e turistica, ne tanto  meno le lacune tecniche. L’unica preoccupazione, politica è per la zona industriale, si chiede alla SAT di risparmiare le terre di quella zona a danno di quelle agricole! Si chiede attenzione per le due attività economiche lunga l’Aurelia, garantendo ad una di queste il collegamento con la zona industriale tramite un cavalcavia! Il progetto preliminare è pieno di criticità che riguardano la viabilità esistente, ma il tutto viene tralasciato, per dare velocità alla deliberazione del consiglio Comunale. L’ultima frase dell’elaborato tecnico è molto importante, rimanda ogni approfondimento alle fasi successive del progetto Autostradale,( che fino ad oggi non hanno trovato sostanza negli atti del comune di Tarquinia). A questo  punto il comune di Tarquinia approva un tracciato che prevede un’autostrada che invade al 50% la SS Aurelia, lasciandola utile per la viabilità locale e alternativa all’Autostrada, con una pista ciclabile parallela e la classificano per questo come una strada PARCO. Da questo momento i comitati iniziano a fare un sforzo di informazione e di denuncia di un opera inutile e costosa, quale è l’Autostrada Tirrenica, rivendicando il diritto di una MESSA IN SICUREZZA DELL’ATTUALE SS AURELIA, opera doverosa e già pagata dai precedenti governi. Infatti la storia della Tirrenica la racconta tutta la truffa ai danni dei cittadini che in attesa della messa in sicurezza dell’Aurelia, si ritrovano a tradimento un progetto di un’autostrada inutile e devastante per il territorio, per la salute e per l’economia pulita del territorio. Viene chiamato per questo corridoio Tirrenico, proprio per l’importanza accessoria dei territori attraversati, duemila anni di relazioni e di economia intorno alla strada consolare, vengono cancellati, insieme alla viabilità gratuita. Ma questo è solo l’inizio!

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