Verginità politica!

 

 

 

Per il Bene di Tarquinia chiude la campagna elettorale: la lista civica con l’unico candidato Sindaco donna lancia le ultime sfide agli avversari.

 

In questa campagna elettorale, orfana di un confronto serio sui programmi fra i candidati Sindaco, molte differenze non sono venute fuori. Sul turismo tutti hanno parlato di promozione senza spiegare come; la nostra lista ha proposto la creazione di un distretto turistico che abbia un respiro più ampio delle politiche solo comunali avanzate dalle altre liste.

Sulla cultura nessuno ha detto nulla di concreto: i tagli agli sprechi e i vincoli di spesa dettati dalle leggi nazionali per noi impongono manifestazioni mirate e la promozione fondamentale dei servizi già esistenti. Sulla promozione dei percorsi archeologici, anche qui, nessuna indicazione su una promozione interterritoriale che coinvolga l’attrattore degli etruschi, da Cerveteri a Vulci; tutti a parlare di piste ciclabili e pacchetti fantasiosi.

Anche nella promozione del comparto agricolo pensiamo che l’unità territoriale sia la forza e l’unico metodo per dare riconoscibilità ai nostri prodotti; la filiera corta ormai è diventata un contenuto sulla bocca di tutti, anche di coloro che da sempre hanno favorito un’agricoltura estensiva di tipo industriale.

Sulla trasparenza siamo stati gli unici a dichiarare di voler pubblicare sempre non solo le delibere di giunta, ma anche gli atti di impegno di spesa di un’amministrazione, che sono il reale termometro degli sprechi di un ente pubblico.

Sull’ambiente, in nessun altro programma abbiamo letto, a chiare lettere, la rinuncia alla partecipazione al consorzio dell’Osservatorio Ambientale foraggiato dall’Enel con un milione di euro l’anno, e la partecipazione a quello promosso dalla Regione Lazio, dove Enel non sarebbe ammessa. In nessun altro programma si è fatto riferimento alla divisione fra acque chiare e scure nel sistema di depurazione comunale, pratica ad oggi non attuata.

In ultimo vogliamo rispondere ad alcune questioni poste dal Movimento 5 stelle nella loro ultima pubblicazione. Non ci piacciono certe rivendicazioni di verginità partitica e nemmeno alcune insinuazioni comparse nell’ultimo numero di Tarquinia in Movimento che hanno un velato riferimento al ruolo svolto dal consigliere Marco Tosoni.

Per questo vogliamo ricordare l’opposizione svolta dal nostro gruppo consiliare, che è passata tramite documenti proposti dal consigliere comunale Marco Tosoni a Tarquinia, e dal consigliere comunale Alessandro Manuedda a Civitavecchia. Relazioni, mozioni e documenti redatti assieme a tecnici e medici del movimento no coke ed a molti cittadini, che hanno avuto nei due consiglieri in questione una valida voce nelle rispettive assemblee consiliari. Ricordiamo in particolare le osservazioni sull’AIA per Torre Valdaliga Nord e quelle di Torre Valdaliga Sud; il blocco dei permessi per un cementificio mascherato da altro impianto; le mozioni consiliari sul referendum per l’acqua come bene comune, sull’arsenico e sull’osservatorio ambientale;  sull’autostrada, con le osservazioni al Ministero a Sat, l’unico ad averle inviate! Per non parlare del ricorso al Tar che oggi si apre a tutta la cittadinanza; e sulla campagna per la salvaguardia del fiume Marta. Ci fermiamo qui, potremmo allungare notevolmente l’elenco. Non ricordiamo in questi casi, l’appoggio, né le proposte di nessuno degli attuali candidati o simpatizzanti del Movimento 5 stelle, al quale rivolgiamo una domanda: sono sicuri di essere stati tutti così lontani dai partiti come dicono?

Sia chiaro che rispettiamo e ammiriamo lo spirito e le intenzioni di molti dei candidati di quella lista, ma su qualcuno, qualche dubbio di verginità apartitica lo abbiamo.

Concludiamo con un appello agli elettori di centrodestra: li invitiamo a votare per la nostra lista, noi saremo in grado di tenere fede a tutti gli impegni in caso di vittoria, come in caso di sconfitta, e capaci di interpretare una vera forza di  opposizione di quella degli schieramenti di Meraviglia e Minniti, convinti che la presenza in consiglio sia alternanza politica e non come la intendiamo noi, vera alternativa.

 

Marzia Marzoli