I terremoti che non vi dicono!

 

1) C’era un tempo un ricercatore, Giampaolo Giuliani. C’era il rischio di un terremoto disastroso nell’aquilano, che il ricercatore aveva individuato grazie a tecniche avanzate di analisi dei gas rari emessi dal sottosuolo.

Il ricercatore diede l’allarme, fu incriminato per procurato allarme. La Protezione Civile disse che erano solo sciocchezze, ed emise un comunicato del tipo: state tranquilli, ci siamo qui noi. Per sapere com’è andata a finire, nel caso proveniste da Marte, basta vedere il documentario Draquila, di Sabina Guzzanti.

2) Team sismologico di Alessandro Martelli, Centro Enea di Bologna. Hanno trovato da tempo (grazie agli algoritmi di calcolo CN ed M8) evidenze di un forte rischio sismico in Emilia, che il team ha posto all’attenzione della commissione Grandi Rischi. Puntualmente si è verificato anche questo terremoto, senza che venisse presa alcuna misura cautelare particolare.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/21-maggio-2012/avevano-previsto-terremoto-emiliaora-avvertono-attenzione-sud–201274796764.shtml

http://webnews.units.it/allegati/PANZA%20Prolusione.pdf

http://emidius.mi.ingv.it/GNDT/sessione3.html

http://www.menichella.it/sismolab/Prevedere_i_terremoti_oggi_si_pu%F2.pdf

3) Il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enzo Boschi, avverte nel 2010 della possibilità di un devastante tsunami causato dall’eruzione del vulcano sottomarino Marsili. Boschi chiede più mezzi, onde monitorare con accuratezza l’evoluzione della situazione, così da avvisare per tempo in caso di pericolo imminente.

Tanto per cambiare la Protezione Civile afferma invece che non c’è motivo di preoccuparsi, dicono che la situazione si è evoluta in un modo per cui il pericolo è passato. Servirebbero più attrezzature, ma si accontentano di quello che passa il convento.

Chi ha ragione? Come possiamo sapere se questo benedetto vulcano sottomarino, di cui fino a pochi anni fa non si sapeva niente, è pericoloso o no? Questa Protezione Civile, che in passato si è dimostrata collettore di malaffari di ogni tipo, è più credibile di Boschi?

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_marzo_29/vulcano_sommerso_6246e95a-3afc-11df-80d0-00144f02aabe.shtml

http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/tsunami-tirreno-boschi-allerta-sul-rischio-marsili.html

http://alessandroingegno.wordpress.com/2010/04/21/vulcano-marsili-allarme-rientrato-procurato-allarme-di-boschi/

Comunque, sia gli esperti della Protezione Civile che il team di Martelli stanno puntando l’attenzione sul sud Italia, dove si attende un sisma di grado 7,5. Vedete qualcuno che si sta preoccupando, qualche esercitazione, qualsiasi cosa?

http://www.youreporternews.it/2012/catastrofi-terremoti-e-calamita-stato-non-paghera-piu-i-danni/

Ma non finisce qua: il 15 maggio il governo ha emanato un decreto in base al quale soltanto nei primi 100 giorni si provvederà ad aiutare le popolazioni colpite da cataclismi. Dopo dovranno essere le regioni a farlo, ed indovinate dove prenderanno i soldi? Dall’aumento delle accise sui carburanti. Parallelamente ogni famiglia dovrà stipulare una polizza anti-calamità, che garantirà un indennizzo nel caso che un malaugurato evento ci danneggi l’abitazione o le nostre proprietà.

Vi rendete conto? Il governo ha scardinato anche questa regola di mutuo soccorso che nessuno, prima d’ora, aveva mai messo in dubbio. Berlu e la sua cricca avevano trasformato il terremoto aquilano in un’occasione per spillare soldi allo stato, ma qui stiamo esagerando in senso opposto!!!

Vi immaginate quali capitali potranno spendere le regioni nel caso siano colpite da un disastro ambientale, mentre la sanità già ora è al collasso quasi ovunque? Certamente Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna ecc. possono far fronte, almeno in parte, alle spese extra necessarie per ricostruire parte delle proprietà andate in polvere, ma cosa potrebbero fare la Sicilia, la Campania, il Lazio, con i buchi di bilancio che si ritrovano? E’ chiaro che abbandonerebbero tutti al loro destino.

Claudio Emiliozzi

 

P.S. Se a questo aggiungiamo che siamo nel 2012, che l’attività tellurica è progressivamente aumentata in questi ultimi 10 anni, che il 21 dicembre incombe ecc. ecc., può capitare che uno sia preso dallo sgomento. Per cercare di capirci qualcosa, ci si butta a corpo morto sui forum che trattano di previsione terremoti. Si scopre l’esistenza di Raffaele Bendandi, l’uomo dei terremoti. Si fanno ipotesi, si tira ad indovinare sui prossimi eventi sismici, si discutono teorie.

E, piano piano, qualcosa viene fuori: i terremoti, secondo il Bendandi, hanno un legame con le emissioni di massa coronale (C.M.E.) del Sole, le quali sarebbero favorite, o comunque incrementate nell’effetto, dagli allineamenti planetari. Dai nostri calcoli sappiamo che a fine mese ci sono le condizioni perché il Sole emetta forti CME.Poi, girando per la rete, scopriamo che il 5 giugno avverrà un allineamento Sole-Terra-Venere, anch’esso associabile ai terremoti, in quanto Venere agirebbe come una lente gravitazionale, in grado di focalizzare sulla Terra una maggiore quantità di emissioni solari.

Infine, scopro che la notte tra il 20 ed 21 maggio avverrà un’eclissi solare molto cara agli antichi Maya: anche le eclissi sono spesso seguite da terremoti. Forse tra il 20 maggio ed il 5 giugno si scatenerà il finimondo?

Arriva il 20 maggio, intorno alle 9 cominciano ad arrivare telefonate di conoscenti che si stanno ponendo la stessa domanda, visto quanto accaduto nel ferrarese. Io non so ancora nulla, e mi piglia un accidente. Vado a controllare se effettivamente c’è stato anche un contemporaneo rilascio di flares solari: niente di niente. Anche stavolta la Terra ci ha buggerato, non ho previsto nulla. Era una scossa perfettamente prevedibile con altri metodi, oltretutto in anticipo rispetto all’eclisse. Cosa succederà fra nei prossimi giorni? Presumibilmente niente di particolare: non salterà il Marsili, né il Vesuvio e nemmeno lo Stromboli. Però, se mi verrà voglia di andare al mare, in quei giorni mi porterò una radiolina: non si sa mai.

AGGIORNAMENTO del 29-5-2012: se il sisma del 20 maggio non poteva essere collegato all’attivita’ solare, quello di oggi (di cui avevamo indovinato il giorno, ma certamente non la localita’) verosimilmente lo e’, visto che e’ avvenuto in perfetto sincronismo con l’arrivo di una CME. Ora non resta che aspettare il 6-7 giugno, data nella quale la situazione potrebbe essere anche peggiore, a causa dell’effetto “lente gravitazionale” operato da Venere. L’eventuale sisma, comunque, potrebbe avvenire anche in altre parti del mondo, non necessariamente in Italia. Nel frattempo esprimiamo il più sentito cordoglio ai familiari delle vittime, nella speranza che l’impatto di queste tragedie, sebbene inevitabile, possa essere mitigato da prevenzione adeguata e da sistemi di monitoraggio ed allerta più efficienti.