Tirrenica: Bargone spara grosso!

Bargone spara grosso! Leggete l’intervista rilasciata all’opinione alcuni giorni fa e la risposta dei comitati!

Bargone spara grosso!

Bargone: l’autostrada A12 porterà 80000 posti di lavoro

Rilassato e disponibile nell’ultimo giorno delle sue vacanze a Capalbio, Il presidente della Sat Antonio Bargone ci ha rilasciato un intervista in esclusiva sulla tanto discussa A12.

È di questi giorni la notizia di un blocco nei cantieri dell’autostrada all’altezza di Pescia Romana. Può chiarirci la situazione?
“Lo smentisco categoricamente, i lavori nel tratto a cui si fa riferimento non sono ancora iniziati. Figuriamoci se possono essere bloccati”

Quali saranno quindi indicativamente i tempi per l’apertura dei cantieri?
“Abbiamo già realizzato un primo lotto da Rosignano a S. Pietro in Palazzi di cinque chilometri, e il tratto è già aperto al traffico. Sono poi iniziati i lavori, con relativa apertura di un cantiere, nel tratto tra Civitavecchia a Tarquinia. Per il resto c’è bisogno dell’approvazione del Cipe, che si riunirà il 3 agosto prossimo. A partire da questa data, ammesso che sia confermata, e previa approvazione, potremo proseguire con gli altri lotti.”

Quanta manodopera verrà utilizzata per la realizzazione dell’autostrada, e sopratutto quanta dalle ditte locali?
“Noi prevediamo che per la realizzazione dell’opera saranno impiegate complessivamente 80000 unità e quindi le ditte locali saranno sicuramente protagoniste”

I cantieri lavoreranno in contemporanea?
“Alcuni si, ma non tutti. La legge prevede infatti che il 60% si possa fare in house cioè con una società controllata; per il restante 40% bisogna fare una gara. I cantieri in house possono partire appena viene approvato il progetto esecutivo degli altri lotti, mentre per il restante 40% per cui è richiesta la gara passera sicuramente più tempo.”

Le chiedo questo perché il problema della contemporaneità dell’apertura dei cantieri potrebbe portare problemi di traffico, visto che l’Aurelia è l’unica direttrice ad esempio per i rientri domenicali.
“No, tutti contemporaneamente non è possibile, perché appunto c’è bisogno di razionalizzare i cantieri, di tenere sempre aperto il traffico, e fare in modo che nel momento in cui si sta lavorando sull’Aurelia sia già aperta e adeguata la viabilità alternativa. Insomma è chiaro che faremo in modo che il traffico non si possa mai fermare, è evidente.”

Verranno eseguiti anche interventi sulla viabilità secondaria?
“Certamente, mi sembra il minimo. Verranno eseguiti contestualmente alla realizzazione dell’A12 proprio per evitare possibili blocchi per la viabilità”

Come riuscirete a gestire il rapporto con i Comuni tosco-laziali più ostili all’autostrada?
“C’è solo un Comune ostile alla costruzione ed è quello di Orbetello, gli altri sono tutti favorevoli. L’unica questione che ci è stata posta nella Conferenza dei Servizi è quella delle esenzioni per i residenti e per i lavoratori”

Quindi sono previste esenzioni?
“Si, sono già previste esenzioni per i residenti nel piano finanziario della Sat. Un discorso a parte va fatto per la Regione Toscana a cui queste non bastavano e ne ha chieste delle altre. Il Governo ha dato la disponibilità a coprire, diciamo, la fascia in più che ci hanno richiesto, e proprio su questo punto è previsto un intervento in Senato. Ho letto sui giornali di un’ipotetica bocciatura, c’è stato si un intoppo, ma posso garantire che sarà approvato un emendamento per la defiscalizzazione che porterà un abbassamento delle tariffe. C’è poi un altro emendamento in cui sarà previsto il finanziamento di risorse dirette alla Regione, per poter venire incontro a tutti quelli che hanno l’esigenza di percorrere abitualmente l’autostrada per lavoro.”

Può dirci qualcosa sull’impatto ambientale?
“L’impatto ambientale sarà minimo, è uno dei motivi per cui abbiamo avuto anche il consenso degli ambientalisti. Il progetto preliminare aveva un impatto notevole in quanto attraversava spesso zone di pregio dal punto di vista paesaggistico ed archeologico, ma con l’adeguamento in sede dell’Aurelia abbiamo ridotto di cinque milioni di metri quadri l’area occupata. Abbiamo fatto addirittura uno studio di archeologia preventiva, e faccio notare che siamo i primi a farlo per la realizzazione di un’autostrada, lavorando assieme ad archeologi e alle Sovrintendenze. Tant’è vero che abbiamo avuto un parere favorevole sulla valutazione dell’impatto ambientale.”

La gestione sarà totalmente della Sat o sarà in collaborazione con Autostrade per l’Italia?
“Sat in questo momento ha più soci. Prima Autostrade per l’Italia controllava il 95% delle azioni, adesso ne possiede solamente il 25%; il restante 75% è in mano ad altri come ad esempio Caltagirone o le Cooperative; il 15% è controllato dal Monte dei Paschi di Siena ed il 10% da Gavio.

Sempre riguardo l’impatto occupazionale, sono previste assunzioni in Sat dopo il completamento dell’A12?
“Ci saranno sicuramente assunzioni in quanto ci sarà bisogno di personale ai caselli, per la manutenzione e anche per i punti che in altre realtà si chiamano punti blu, ovvero i punti di assistenza all’utente. Ancora non sappiamo come chiamarli, ma c’è tempo. Prima le ho quantificato la richiesta di manodopera per la sola realizzazione, una volta conclusa questa fase avremo la possibilità di assumere in ogni caso qualche altro migliaio di persone. Quindi mi sembra evidente che in ogni caso l’autostrada A12 porterà benefici sia per quanto riguarda la viabilità in generale che enormi possibilità in ambito occupazionale per molti anni, in quanto avremmo bisogno di personale durante la realizzazione e anche dopo l’apertura”

Quando finirà indicativamente questa prima fase realizzativa?
“Il vecchio cronoprogramma prevedeva la conclusione al 2017, chiaramente qualche ritardo c’è stato e probabilmente andremo anche più in là”

Siete interessati anche al completamento delle trasversali?
“Per legge qualsiasi altra realizzazione non oggetto della concessione è soggetta a gara. Non possiamo quindi fare altro, in quanto si aprirebbe subito una procedura di infrazione in sede europea. Ci occuperemo esclusivamente della Livorno Civitavecchia.”

Insomma ci sta dicendo che possiamo dormire sonni tranquilli.

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Di seguito il comunicato di risposta!

“Si, decisamente, senza ombra di dubbio”Si apre in anticipo la stagione venatoria, Bargone spara!!!

 

Il Presidente della S.A.T. – Società Autostrada Tirrenica-, Antonio Bargone nell’intervista a “L’OPINIONE” ha sparato grosso cercando quella “captatio benevolentia” fra il grosso pubblico.

Non è polemica la nostra, ma vogliamo considerare e far considerare ai cittadini l’incongruenza di tali affermazioni.

Quando parla di 80.000 posti di lavoro da impiegare su duecento chilometri circa di strada da eseguire in tempi diversi ha considerato cosa significa? Trattandosi, per la maggior parte di manovalanza ha idea dove reperirla, e, se non è locale, dove alloggiarla?  Poi, se la matematica non è un’opinione,  si tratta di impiegare circa 400 operai per chilometro con la conseguenza di avere un operaio, con pala, zappa o piccone ogni due metri e mezzo, in barba al rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

O, forse, ha fatto confusione fra posto di lavoro o ore complessive di lavoro necessarie per completare l’opera?. In questo caso, dato che l’impiego medio annuo per lavoratore è di circa duecentoventi giornate lavorative da otto ore l’una, per i sei anni di durata dei lavori, si avrebbe un’occupazione media di non più di 60/ 70 addetti. E’ questo il miracolo occupazionale promesso?

Abbiamo avuto la prova che il Presidente Bargone  non ha tanta dimestichezza con i numeri esaminando il “project financing” presentato al CIPE nel maggio 2011 redatto prendendo a base un traffico medio, per tutta la durata della concessione, di 22/23.000 veicoli annui, senza indicarne la percorrenza media e, come costo del denaro, ha fatto riferimento al rendimento dei BTP decennali emessi nel 2010. Nel frattempo le cose, finanziariamente parlando, sono cambiate. O no?

Parla della bontà del progetto, come se fosse già esecutivo e che nessuno ha ancora visto, che prevede la realizzazione della viabilità secondaria per agevolare il movimento dei cittadini. Se fa questo come fa a rispettare le previsioni del progetto finanziario che si fonda sul sistema “CAPTURE” cioè obbligare i cittadini a prendere l’autostrada con un sistema di “FRE FLOW” ( lettura elettronica) cioè senza casello, quindi senza personale, e mandare, poi, mensilmente, a casa dell’utente, il conto costringendo i cittadini ad andare all’Ufficio postale per fare i relativi versamenti. Il tutto in barba alla promessa occupazionale post-opera. Ai caselli chi ci sta? Nessuno, non ci sono, altrimenti i conti non tornano.

Noi cittadini, che della Tirrenica ne abbiamo un’idea chiarissima, è una grande opera, costosissima, che se troverà i soldi per la realizzazione, e sul progetto finanziario non si dice come, la cui realizzazione sarà gestita solo dalle grandi imprese, del cemento e dell’asfalto, perché queste stanno alle grandi opere. Grandi imprese che impiegheranno altrove i benefici finanziari realizzati,  lasciando alla popolazione locale la solita illusione di un miracolo occupazionale che nessuno mai realizzerà.

Continua, poi, Bargone affermando che il 60% dei lavori sarebbero realizzati in house, quindi realizzati direttamente dalla stessa SAT o assegnati direttamente ai suoi soci. Solo il restante 40% andrebbe a gara e chi se lo assegnerà? Probabilmente società degli stessi soci. E le imprese locali che tanto ci sperano cosa avranno? Dovranno contentarsi di tanti sub-appalti di diverso ordine e grado e rosicchiare intorno ad un osso che è già stato spolpato da altri!

 

 

Una domanda è lecito fare al Presidente Antonio Bargone per chiedergli perché non deposita al TAR del Lazio, dove pende un ricorso presentato da Italia Nostra e da un gruppo di cittadini di Tarquinia, tutta la documentazione che il Tribunale Amministrativo ha chiesto a SAT, fra cui il progetto definitivo per il tratto Civitavecchia – Tarquinia, e dimostrare che con la viabilità secondaria realizzata, come da progetto?, non si va a ledere “ il diritto alla mobilità dei cittadini“, tutelato costituzionalmente? Il costo della sua realizzazione chi lo sostiene dato che nel “project financing” non c’è traccia? Spieghi se con quest’onere aggiuntivo il progetto finanziario sta in piedi?

Vorremmo sapere, poi, dal Presidente Bargone, quali sarebbero le associazioni ambientaliste che hanno dato l’OK all’opera quando il WWF, in più di un’occasione, si è dichiarato contrario e Italia Nostra, come detto, è fra i promotori e firmataria del ricorso pendente avanti al TAR del Lazio?

Quale pedaggio? Nei quattro Km circa del tratto inaugurato di Rosignano il pedaggio costa circa 60 cents. ( 15 cents x Km) il più alto d’Italia. Quanto costerà con una simile tariffa al popolo lavoratore la percorrenza giornaliera per raggiungere il posto di lavoro? Ognuno si faccia i propri calcoli.

Si parla di esenzione per i residenti, ma solo nei comuni toscani perché i sindaci ed il Presidente della Regione e della Provincia, si sono dichiarati intransigenti su questo argomento, ma solo per 45 Km. La tratta: Capalbio –Grosseto supera i 50 Km. Qui nel tratto viterbese cosa succede? Non si sa.

Per sopperire a questo onere derivante dalla richiesta di esenzione la SAT ha chiesto al Governo Nazionale l’agevolazione sui pedaggi ( no IRES ed IRAP ). Giustamente le Commissioni Finanza di Camera e Senato – BRAVI!! – hanno negato questo aiuto di Stato perché in un momento in cui al cittadino si chiede di versare lacrime e sangue non poteva essere concessa questa agevolazione ad una società privata per fargli quadrare i conti ed anche perché si è sempre parlato che l’opera, finanziariamente parlando, era finanziariamente in grado di camminare con le proprie gambe e non avrebbe  pesato sul pubblico perché realizzata in projet financing.

Certo il Presidente Bargone conosce i segreti delle oscure stanze del potere se può affermare che con il prossimo emendamento questa agevolazione passerà sicuramente perché inserita nel tanto agognato emendamento!

Meditate Gente. Meditate!

 

Per il Bene di Tarquinia

Marzia Marzoli

Comitato amici della Maremma

Luigi Ambrosini