Bene Comune porta in giudizio il PD

 

 

Servono il potere finanziario e fanno gli arroganti con noi. In Italia, Bene Comune porta in giudizio il PD

 

 

 

 

E’ da cinque anni che il nostro Movimento, presentatosi alle elezioni politiche del 2008 con la lista elettorale “PER IL BENE COMUNE”, lavora sui temi della sovranità nazionale, della pace, della difesa della salute e dell’ambiente, del superamento delle divisioni ideologiche artificiose e della affermazione di una democrazia che sia bene comune di tutto il nostro popolo.

 

Rispetto alla campagna mediatica contro la casta dei parlamentari , utilizzata anche per aprire la strada al Governo della Trilaterale,

del Bilderberg e delle logge massoniche, noi abbiamo analizzato il ruolo dei partiti del centrodestrasinistra nella gestione del potere, per conto della grande finanza, nella non applicazione della Costituzione, nella totale assenza di democrazia al loro interno, nella non trasparenza dei loro finanziamenti e nel saccheggio delle risorse pubbliche.Il nostro lavoro, le nostre prese di posizione, i nostri comunicati stampa, sono stati regolarmente cestinati dai giornali, dalle tv e dall’insieme dei media del centrodestrasinistra e/o di proprietà dei prenditori di Stato.

 

Alle elezioni amministrative del 2012 abbiamo assistito alla presentazione di una cinquantina di “Liste Civiche”, per lo più fasulle è cioè emanazione degli stessi partiti del centrodestrasinistra. Molti aderenti ci sollecitarono a promuovere azioni legali per tutelare la nostra diversità, ma l’avvio di tali azioni si fermò di fronte alla impossibilità finanziaria di farlo. In Italia, non basta aver ragione e/o aver subito una violazione dei propri diritti, sanciti sulla carta; occorre avere i soldi, tanti soldi, per avvalersi di avvocati e Tribunali, e ancora soldi occorrono per resistere in giudizio. Ciò non avviene a caso, ma è stato scientemente costruito per blindare il potere di banche, assicurazioni, e società facoltose, con le quali, nella migliore delle ipotesi ci si ritrova con il dover transare, per evitare ulteriori spese. Ci limitammo quindi a diffidare gli uffici elettorali dei comuni interessati e le liste che si erano appropriate del nostro nome, a fare un comunicato stampa postato anche sul nostro sito nazionale e inviato via Facebook e Twitter a migliaia di contatti.

 

Da tempo, il Partito Democratico ha organizzato un’ampia, e milionaria, campagna mediatica con il logo “Italia Bene Comune”, arrecandoci un enorme danno politico e generando grande confusione in tante persone che ci hanno chiesto conto, via internet e nella assemblee ed incontri territoriali, di questo nostro supposto tradimento e accodamento ad un pilastro del potere bancario, delle lobby e del malgoverno.

 

Il nostro Movimento ha un nome che lo identifica, regolarmente depositato presso il Ministero degli Interni nel 2008 e registrato come marchio (“Per il Bene Comune” e “Bene Comune”), presso l’ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Ferrara, con valore nazionale.

 

Le nostre difficoltà finanziarie permangono, ma vedere tutti i giorni il nostro nome gestito da un partito che si definisce democratico è una ingiustizia che viene vissuta come un sopruso intollerabile dai nostri aderenti e dalle tante persone che sanno della inconciliabilità tra noi e l’oligarchia di quel Partito.

 

Non essendo valsi a nulla gli appelli ed i reclami per la violazione dei nostri diritti, ora per porvi fine ci resta solo la via legale ed il ricorso alla Giustizia; chiederemo quindi che sia la Magistratura ad inibire al PD l’uso del nostro nome e che gli italiani vengano correttamente informati che si è trattato di un abuso e che il vero Bene Comune è tuttora distinto e distante dal PD.

 

Per questa giusta causa, che non possiamo che vincere, abbiamo già dato fondo a tutte le nostre personali risorse, per coprire le spese iniziali, ma non basteranno; avremo quindi bisogno, nonostante la crisi colpisca duramente tutte le persone amiche e le loro famiglie, di raccogliere fondi attraverso una sottoscrizione straordinaria che si chiuderà al raggiungimento dei 5.000 euro che ancora ci mancano.Grazie agli amici e amiche che, conoscendo Per il Bene Comune, vorranno contribuire, in base alle proprie possibilità.

 

Sarebbe edificante se anche qualche iscritto od elettore del PD, o dei suoi partiti satelliti, guardasse davvero al bene comune ed al rispetto dei diritti altrui, e trovasse la coerenza di aiutarci in questa onerosa ricerca di giustizia, per ottenere il rispetto di regole e principi che dovrebbero regolare la convivenza civile … ma sappiamo bene che, per PD & soci, “Bene Comune” è solo una questione di prestidigitazione elettorale.

 

Per contribuire collegati a questa pagina, ricordandoti di indicare come causale “Bene Comune”: http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24%3A1%3A2%3A181