Reati Ambientali


Il Sostituto Procuratore di Torino Raffaele Guariniello – che si è occupato del caso Eternit di Casale Monferrato – è intervenuto al convegno di Savona “Inquinamento e reati ambientali – Le battaglie a tutela della salute nei posti di lavoro e nella vita quotidiana dei cittadini”.

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Il convegno è stato un importante momento di conoscenza e riflessione sull’impatto ambientale e sanitario degli impianti industriali inquinanti, con riferimento particolare alle centrali a carbone. A partire dalla diffusa e incontrollata propensione delle imprese a compiere reati ambientali, grazie anche all’insufficiente azione di controllo e sanzione da parte delle autorità preposte, il cuore dell’intervento del dott. Guariniello ha riguardato la proposta di costituzione di una Procura nazionale per i reati ambientali. “Un’organizzazione altamente specializzata – ha precisato il Procuratore – non condizionata da realtà locali, che non guardi in faccia nessuno. In Italia ci sono oltre 120 Procure della Repubblica, alcune con meno di cinque magistrati da cui non si può pretendere una specializzazione, senza la quale i processi non possono essere fatti. E’ necessaria l’esperienza sul campo, per sapere come muoversi e cosa fare. Quattro o cinque anni fa a Taranto – continua – non avevano ancora cominciato a occuparsi dei mesoteliomi. Se l’intervento è tardivo il problema diventa difficile da affrontare”.

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