Tirrenica: Renzi ferma l’autostrada….e lascia in pace la Maremma!

Quali sono, per punti, i motivi ispiratori della nostra posizione? Eccoli:
1 La Maremma è una delle zone più belle d’Italia. Racchiude spiagge incantevoli e paesaggi noti nel
mondo, borghi antichi e resti archeologici, molti dei quali risalenti agli Etruschi. Il centro storico di
Tarquinia, parlando della parte meridionale, è un gioiello di architettura medievale, rinascimentale e
ottocentesca; ospita tombe etrusche di valore analogo a quelle di Pompei. Ville romane si trovano ad
Ansedonia, a Capalbio e un po’ ovunque nel territorio, che reca anche una ricca presenza di vestigia
medievali. Grazie a questo suo fascino tutta la Maremma, a Nord e a Sud di Grosseto, ha potuto
realizzare negli anni un proprio miracolo economico che ha contrastato gli effetti sociali di un
significativo processo di de-industrializzazione, il quale ha colpito soprattutto il comparto estrattivo.
Il turismo, insieme all’agricoltura di qualità e all’agroalimentare, è qui, come a livello nazionale,
l’attività economica più importante e promettente. Il turismo, come Ella ben sa, rappresenta il 10 per
cento del reddito italiano. Nei comuni maremmani, soprattutto della costa, questa percentuale è molto
più alta: sfiora il 30 per cento. L’autostrada ferirebbe gravemente questa economia fatta di ristoranti,
agriturismi, alberghi, bed & breakfast e di tantissime attività a conduzione familiare, e tenderebbe ad
omologare la Maremma tosco- laziale al resto del Paese, proponendo peraltro un modello di sviluppo
che non c’è più in tutto l’Occidente, quando le sue maggiori chance derivano invece dalla massima
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tutela delle proprie peculiarità ambientali e storico-sociali. Anche per questo l’autostrada Tirrenica è
immancabilmente destinata ad impoverire la Maremma e la sua popolazione.
2 C’è qualcosa che giustifica un così grande sacrificio? La risposta è no. Il sostegno finanziario di
questa Grande Opera è pericolante e dubbio. Esso è basato sul project financing e su una previsione
di traffico già insufficiente a garantite l’equilibrio economico della gestione quando l’autostrada
venne ideata. Affinché i conti tornassero almeno sulla carta, all’epoca il concessionario SAT scrisse
nei propri atti ufficiali che l’area veniva percorsa da 30mila veicoli al giorno, su media annuale; in
realtà ve ne transitavano appena 17mila. La situazione è oggi diversa, in peggio: per la crisi il traffico
cala non aumenta. Ma questo non preoccupa i beneficiari della concessione, perché infatti con la
delibera del 3 agosto 2012 il CIPE si assume tutti i rischi delle 2 variabili fondamentali, come
chiaramente specificato a pag. 2.
-“permane a carico del concedente la variazione sull’attendibilità delle stime di traffico e sulla
congruità del costo delle opere”
Così, trasferiti i rischi fondamentali allo Stato, si lascia alla concessionaria privata solo il rischio del
tutto marginale della manutenzione dell’opera.
Il sogno di qualsiasi impresa: utili garantiti, debiti a carico dello Stato! Ci domandiamo: prima con la
regalia di una infrastruttura, l’Aurelia, il cui ammodernamento nel tratto a Nord di Grosseto è stato
pagato dai contribuenti, e poi con il ripiano del forte disavanzo di gestione, quanto costerebbe alla
comunità nazionale la movimentazione, in autostrada, di un numero tutto sommato minimo di
veicoli? Quindi: non è questo incompatibile con le attuali ristrettezze economiche per le quali si
tagliano i servizi pubblici?
3 Il costo del pedaggio è elevatissimo, il più alto d’Italia, tra i più alti d’Europa: si parla di ben 18
centesimi a chilometro: un’altra tassa a carico particolarmente dei residenti (il 60% del traffico è
locale), che sottrarrebbe risorse allo sviluppo. Si dice che questi potrebbero ricorrere alle complanari,
ma nel Lotto 6A dove i cantieri della Tirrenica hanno già aperto, non vi è traccia di viabilità alternativa,
piuttosto di viabilità esistente, in alcuni casi di strade poderali di 4 metri, assolutamente inadeguate, al
di sotto degli standard di sicurezza stradale per il traffico previsto, di mezzi pesanti e agricoli.
La SAT non ha previsto una perfetta ricucitura del territorio, privato della SS Aurelia, così come non
ha progettato una viabilità continua tra i Lotti.
L’impressione è che si voglia ritardare il più possibile la costruzione delle complanari, del resto di
difficile inserimento nel territorio, per aumentare gli introiti. La Maremma negli ultimi decenni ha
molto cambiato la sua fisionomia: adesso è caratterizzata dalla presenza di centri relativamente
importanti quali Orbetello, Civitavecchia, Grosseto, Follonica, e di una miriade di località minori
dell’entroterra. Sono numerosissimi quei Maremmani che continuano ad abitare in un piccolo paese e
a lavorare in uno degli agglomerati urbani più grandi. Il pagamento di pedaggi esosi li obbligherà a
cambiare modo di vivere, in peggio naturalmente, per vari motivi.
4 Il progetto ha come finanziatore principale e originario il Monte dei Paschi di Siena, il cui vertice
del tempo è indagato per scandalose operazioni finanziarie che hanno portato vicino al fallimento
questa grande banca. È perciò forte il sospetto che la realizzazione della Tirrenica, concepita in
quell’ambiente, sia funzionale non tanto all’interesse nazionale quanto al proposito di spremere
economicamente gli utenti e lo Stato. Purtroppo non sarebbe il primo caso nel nostro Paese.
5 All’esigenza della mobilità non si può rispondere alla vecchia maniera, vale a dire puntando tutto
sulla gomma. Noi – in accordo con le scelte Europee, in particolare del Consiglio Europeo di
Goteborg, che pongono il “riequilibrio tra modi di trasporto al centro della strategia di sviluppo
sostenibile: si tratta di trasferire verso modi alternativi (ferrovia e cabotaggio costiero) una
percentuale di merci pari al previsto tasso di crescita dei trasporti internazionali su strada.” – ci
battiamo per un progetto che integri i vari vettori di trasporto anche nel “Corridoio Tirrenico”, per
contenere il consumo di energia, di territorio e di salute: tutte cose che incidono pesantemente sulla
produttività del sistema economico nazionale, sul cui altare solitamente si riducono, con il welfare, i
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diritti della comunità, specie dei lavoratori. Sicché, insieme alla messa insicurezza dell’Aurelia,
vogliamo la valorizzazione sia della ferrovia, invece della continua diminuzione dei treni di
lunga e breve percorrenza, sia della navigazione di cabotaggio, essendo la Maremma ubicata
tra i maggiori porti del Tirreno.
Egregio Signor Presidente, abbiamo finito di abusare della Sua pazienza. Tanto Le volevamo dire
chiedendo il Suo Autorevole intervento, perché a breve saranno prese, a Roma, importanti decisioni
in merito, le quali si annunciano come estremamente negative per la Maremma. Senza la Maremma
la Toscana non sarà più la stessa. Naturalmente saremmo felici di poterLe esporre verbalmente,
approfondendole, le nostre valutazioni, in occasione di un incontro con Lei, se Ella lo riterrà utile,
come sinceramente ci auguriamo.
Voglia gradire i nostri cordiali saluti
Grosseto, 25.03.2014
Firmata:
Sinistra Ecologia e Libertà – Flavio Agresti __________________________________
Movimento 5 Stelle – Giacomo Gori ________________________________________
PD Grosseto Area Civati – Andrea Santini ____________________________________
PRC Grosseto – Maurizio Buggiani _________________________________________
IDV Grosseto – Mauro Pasquali ____________________________________________
Italia Nostra – Marco Parini ____________________ Nicola Caracciolo ____________________
Michele Scola __________________
Legambiente – Angelo Gentili ____________________ Fausto Ferruzza ____________________
WWF – Angelo Propersi
FAI – Sibilla Della Gherardesca
Associazione Colli e Laguna Orbetello – Patrizia Perillo ________________________________
Coord.to Comitati e Ass. Ambientali Prov. Grosseto – Daniela Casini _____________________
Comitato NO Autostrada Tarquinia – Marzia Marzoli __________________________________
Comitato NO SAT Grosseto-Livorno – Alessandro S. L. Piani ___________________________
Comitato Amici dei Bagni del Petriolo – Angelo Isola __________________________________
Forum Cittadini del Mondo Grosseto – Silvano Brandi _________________________________
Il Coordinamento No autostrada, Sì Aurelia pubblica e sicura.
P.S.: Per eventuali comunicazioni:
Flavio Agresti e-mail [email protected]
Michele Scola e-mail [email protected]
Via Irpinia n. 19 – 58100 GROSSETO