Le associazioni ambientaliste e i comitati hanno inviato le osservazioni contro la scellerata opera inutile che devasterà la vallata del Mignone
Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
[email protected]
Alla Divisione II – Sistemi di valutazione ambientale
Commissione VIA – VAS
[email protected]
E.p.c. Divisione Generale per la protezione della natura e del mare
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Regione Lazio
Assessore Infrastrutture, politiche abitative e Ambiente
c.a. Dott. Fabio Refrigeri
[email protected]
Direzione Generale, Infrastrutture, Ambiente e Politiche abitative
c.a. Dott. Mauro Lasagna
[email protected]
Comune di Tarquinia
c.a. Sig. Mauro Mazzola – Sindaco
[email protected]
Oggetto: OSSERVAZIONI ALLE INTEGRAZIONI DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE PRESENTATO DA ANAS – Progetto preliminare del tratto terminale del collegamento del porto di Civitavecchia con il nodo Intermodale di Orte per il completamento dell’asse viario est-ovest (Civitavecchia-Ancona) 2012-IT-91060-P – Tronco tra Monte Romano Est e Civitavecchia.
Con nota prot. CDG.0018970-P del 19.02.2016, pubblicata sul sito web del Ministero Ambiente il 22 Febbraio 2016, ANAS Spa ha presentato una documentazione integrativa volontaria concernente il progetto preliminare di cui all’oggetto e relativa agli argomenti di maggior rilievo trattati durante gli incontri con il Ministero dell’Ambiente del 04/12/2015 e del 10/12/2015 presso la Commissione VIA con il Gruppo Istruttore.
Nella citata documentazione si segnala, in prima istanza, che alle integrazioni volontarie presentate da Anas e pubblicate sulla pagina del sito web del Ministero dell’Ambiente mancano i verbali degli incontri avuti tra il Ministero dell’Ambiente e Anas il 04/12/2015 e del 10/12/2015 presso la Commissione VIA con il Gruppo Istruttore citati nel suddetto documento.
Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia
In seconda istanza si evidenzia una generale mancata considerazione delle osservazioni formulate dalle associazioni ambientaliste, che si esprime con l’assenza di argomentazioni utili a controdedurre le osservazioni, limitandosi a richiamare quanto già prodotto e scritto nel SIA.
Nella documentazione presentata dal proponente non viene presentata una nuova e più completa analisi multicriteri delle varie alternative modali, ma solo le alternative di tracciato proposte dallo stesso come perdenti nella documentazione presentata ab origine.
E’ stata effettuata, infatti, un’analisi multicriteri perseverando nel considerare solo le varianti di tracciato e non, piuttosto, soluzioni alternative e più in generale la giustificazione dell’opera e quindi l’esclusione della cosiddetta “opzione zero”, non prevista dalla legge obiettivo da cui detta opera è normata, come, ad esempio, interventi puntuali di messa in sicurezza della S.S.1 Bis, un miglioramento della rete ferroviaria a servizio dei traffici portuali. Non esiste infatti alcuna evidenza né connessione diretta tra il fatto che l’intervento sia presente nell’elenco della Legge Obiettivo e la sua comprovata valenza strategica. In detto elenco, infatti, sono presenti centinaia di opere senza copertura finanziaria e senza alcun criterio di priorità, e, peraltro, riteniamo non si sia dimostrato che questo intervento fosse il migliore possibile.
Nel merito delle integrazioni oggetto delle presenti osservazioni, a proposito dell’analisi multicriteri Anas evidenzia che “l’approccio metodologico adottato per la ricerca e lo sviluppo di un tracciato alternativo a quello già approvato, ha previsto due step progettuali di analisi multicriteri:
Step n.1) individuazione, analisi e confronto di possibili tracciati alternativi al tracciato già approvato e successiva scelta del tracciato “preferenziale” mediante analisi multicriteri su base GIS (AMC1);
Step n.2) sviluppo di un progetto preliminare di dettaglio a partire dal tracciato “preferenziale” e successivo confronto, sempre tramite analisi multicriteri, di quest’ultimo con il progetto definitivo già approvato e con tutte le altre soluzioni esaminate nell’ambito della procedura VIA esitata in data 18/03/2004 con DEC/VIA 198 (AMC2).”.
Vale in tale contesto evidenziare che il progetto relativo al tracciato Viola fu bocciato dal CIPE; appare quindi pretestuoso , quanto incomprensibile, che Anas abbia potuto utilizzare un progetto bocciato quale base di partenza per l’analisi multicriteri.
ANAS prosegue poi affermando che “stante le numerose varianti già proposte risultava da verificare la possibilità di una alternativa che aggirasse l’abitato di Monte Romano da sud per poi collegarsi all’Aurelia con più soluzioni. Il passaggio a sud di Monte Romano, essendo comune a tutte le alternative, non doveva costituire motivo di discriminante. Per tale motivo nel primo step tutte le alternative sono state poste sullo stesso corridoio planoaltimetrico fino allo sbocco della galleria Calistro”.
In queste parole la “chiave di volta” che conduce inesorabilmente alla scelta del tracciato verde, rispetto ad altre alternative non prese in considerazione.
Infatti aggirando a sud il comune di Monte Romano non si può non scendere per la valle del Mignone, quando l’aggiramento più economico in termini di km di strada da realizzare era invece possibile, soltanto con l’aggiramento a nord.
L’aggiramento a nord era alla base del tracciato viola, l’unico che prevedeva il passaggio a nord dell’abitato di Monteromano, innestandosi successivamente con l’attuale autostrada Tirrenica tramite l’ultimo tratto della SS1 Bis.
Un’altro punto da considerare è che i tracciati che Anas analizza come alternative, non sono tracciati approvati e/o valutati dai Ministeri preposti, ma soltanto ipotesi di tracciato (Blu e Rosso).
Vale evidenziare che la scelta di aggirare a sud il comune di Monte Romano ha sorpreso anche la società Sat realizzatrice dell’autostrada Tirrenica che lo scorso 30 Settembre 2015 ha inviato puntuali osservazioni,
Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia
nelle quali chiede di rivedere lo svincolo previsto nel tracciato verde di Anas, collocato all’altezza della zona di Montericcio a pochi metri dallo svincolo realizzato da Sat, su indicazione del Ministero e di Anas, quale svincolo per la trasversale.
Appare importante, per un analisi compiuta della questione, riportare uno stralcio di dette Osservazioni:
Appare pertanto sorprendente che, nonostante il lungo e dispendioso lavoro di ANAS e visto che si è tenuto in gran conto il fattore costi, non si sia considerato ai fini della valutazione complessiva, la presenza dello svincolo sopracitato già realizzato da SAT, ma si sia scelto, per la eventuale realizzazione del tracciato verde, la realizzazione di un nuovo svincolo, a pochissima distanza dal precedente, con grosso ed inopportuno spreco di suolo e di risorse pubbliche.
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